13/05/2019

Dopo il diluvio

Siamo nudi senza - redazione

Con una messa in scena dal fragrante sapore buzzatiano, Malaguti accorda gli strumenti e le voci dei suoi personaggi alle sonorità nord europee. Sulla pagina Marz, Gebick, Vankoskij e gli altri si offrono al lettore prima come suono poi come immagine, alternandosi in capitoli polifonici di urla e pensieri, di chiacchiericcio affacciato al balcone, di sentito dire, di dissertazioni colte, di proclami allarmati, di invocazioni e preghiere.

Oltre le parole, le voci. Un libro di suoni.

All’inizio è un grido: senza nome, senza possesso, senza destinazione. Un grido che precede il tuono: lo anticipa e ne fa le veci, un colpo roboante di tamburo esploso nel pomeriggio. Percussioni naturali cui fa da contrappunto lo “zum zum metallico” della banda cittadina, nella reminiscenza sonora di un passato che ritorna…

 

Clicca qui per continuare a leggere…

 

Recensione a

Dopo il diluvio

di Leonardo Malaguti



© Exorma edizioni - Via Fabrizio Luscino, 86 - 00174 Roma - P.IVA/Cod.Fisc. 09551781009 Telefono 06 76962014 - email: info[at]exormaedizioni.com