15/12/2020

Il dannato caso del Signor Emme

Marvin - Agnese Caddeo

«È un giallo a tratti picaresco, un’apologia di Monelli ma è anche un esercizio di stile à la Queneau. La narrazione viene portata avanti da tre punti di vista differenti. Alla voce del gemello numero 1, il bambino Prodigio, sono affidati i riferimenti colti, le citazioni filosofiche, tenuti insieme da un linguaggio aulico e raffinato. Fa da contraltare la narrazione del fratello “un po’ tocco”, grammaticalmente scorretta, infantile – a volte cringe, avrei detto, se l’autore non odiasse i forestierismi. Eppure nei suoi discorsi trovano spazio anche i tratti più esilaranti. Come i malapropismi, dall’ambito culinario (“quattro sassi in padella”) a quello della moda (“pantaloni a zanna di elefante”), che rendono il secondo gemello estremamente divertente. Ai due bambini si alterna Buf, una sorta di archivio intelligente della documentazione raccolta, escamotage per inserire intere citazioni (o presunte tali) dell’opera di Monelli. Roscia infatti dissemina falsi d’autore tra gli scritti originali, sfidando il lettore a riconoscerli. Di certo non dev’essere stato difficile indossare gli eleganti pantaloni di un autore così affine a lui».

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Recensione a

Il dannato caso del Signor Emme

di Massimo Roscia

220
15,70 


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