«Sin dai primi giri, e dai primi testi, è apparso chiaro che andando avanti a scrivere di scale ne sarebbe in qualche modo venuto fuori un discorso su Roma: magari piccolo, e sicuramente parziale, ma inevitabile», scrive Sandro. «Alla base delle scale c’è la città, sopra pure; le scale stesse ogni gradino, sono città, e appartengono a tutti. Non si scappa».