[…] In questi ultimi anni gli approfondimenti sul matriarcato illuminano le definitive scoperte sulle divinità femminili della archeologia e linguista Marija Gimbutas […]. A parte i primi studi di Johann Jakob Bachofen e di Lewis Henry Morgan, basterebbe leggere i recenti volumi di Heide Göttner-Abendroth per comprendere come gli studi matriarcali possano essere condotti su basi scientifiche e interdisciplinari. Come spiega la filosofa tedesca, Matriarché è origine e non dominio delle madri.
Questo principio nella sua chiarezza – che dà anche il titolo a un bel libro collettaneo curato da Francesca Colombini e Monica di Bernardo (Exòrma edizioni, 2013) – non è un mero momento di passaggio ma una forma di società che può interrogarci ancora. Non solo perché esistono ancora comunità fondate sul principio del matriarcato – per esempio i Moso che vivono al confine con il Tibet, nelle province cinesi dello Yunnan e del Sichuan — ma perché il matriarché prevede forme di economia del dono, della conduzione pacifica della convivenza in nome delle differenze contrarie alla prevaricazione. Sia nei confronti dell’altro, sia nei confronti della terra in cui si vive. […]