«Mascaró è un’opera vagabonda, un romanzo rocambolesco e magico, in cui i personaggi sono ora se stessi e ora quello che scelgono di essere – forse quello che sono davvero, quello che sanno di essere davvero, anche se da fuori non li si potrebbe indovinare. […] Mascaró è perlopiù la magia del viaggio, il coraggio dell’abbandono alla Strada, il passo che si mette davanti all’altro perché a un certo punto non riesci più a smettere. È l’apertura a tutte le possibilità che il mondo possa congetturare, il sogno realizzato di quando da bambini si vorrebbe scappare col circo ed essere liberi per sempre».