Il nome della casa editrice è legato al viaggio. L’editore, Orfeo Pagnani, cita Joshua Slocum, un grande navigatore solitario. “L’immagine di Slocum che, dopo aver ripristinato la sua barca, stava sul molo a fissare il mare fino a quando non scattò qualcosa, il preciso momento in cui mollare gli ormeggi e partire per girare il mondo, è rappresentativa del nostro lavoro, il viaggio come atteggiamento legato alla conoscenza.”
“L’intenzione della nostra casa editrice – continua l’editore – è quella di non proporre solo reportage ma letteratura appunto. Riprende quello che era lo stile dei classici, una letteratura di viaggio, scritta da autori contemporanei, che conduca i lettori in luoghi non solo fisici, ma mentali. Espandersi oltre ogni confine come nella collana Scritti Traversi che va dall’Abruzzo al Nepal.”
Leggi tutta l’intervista realizzata da Silvia Bellucci sul blog poltroneverdi.it.