Il ddl sulla Concorrenza e le liberalizzazioni in discussione il 20 febbraio starebbe per trasformarsi in decreto. E con esso lo smantellamento della legge Levi che regola i comportamenti di librai e rivenditori in materia di sconto sul prezzo del libro. Se così fosse, dal 21 febbraio il mercato editoriale italiano conoscerebbe uno stravolgimento immediato e fino a oggi mai visto: di fatto una liberalizzazione del prezzo di copertina che andrà unicamente a vantaggio delle concentrazioni verticali della filiera editoriale, della grande distribuzione e dei grossi rivenditori online.
L’Osservatorio degli Editori Indipendenti ribadisce che l’abrogazione della legge Levi:
– acuirebbe ulteriormente la distorsione di un mercato editoriale italiano già fortemente asimmetrico nel garantire le stesse condizione di accesso a editori e librai;
– sarebbe un fattore di grave limitazione della concorrenza tra i soggetti oggi operanti sul mercato;
– porterebbe a una riduzione del numero degli operatori in grado di concorrere, quindi meno editori, meno librai e meno pluralismo editoriale.
L’Osservatorio degli Editori Indipendenti:
– torna a invitare il governo e tutte le forze politiche a opporsi al tentativo di allontanare l’Italia dall’Europa (basta confrontarsi con le legislazioni sul prezzo dei libri di Francia, Germania, Spagna e molti altri paesi Ue);
– denuncia con forza il tentativo di eliminare l’unico, per altro ancora insufficiente, provvedimento che limita lo strapotere delle grandi concentrazioni editoriali;
– chiede una legge sul libro che sia riflesso di una politica culturale e di valorizzazione della bibliodiversità;
– invita associazioni culturali e di categoria, operatori del settore, editori e librai indipendenti ad aderire a una campagna di denuncia da avviare all’indomani dell’approvazione del decreto e che avrebbe in Book Pride, fiera degli editori indipendenti, Milano 27-29 marzo, uno dei momenti di visibilità pubblica.
Odei – Osservatorio degli editori indipendenti