«Per Exòrma Edizioni ha risposto Orfeo Pagnani, direttore editoriale
La casa editrice Exòrma Edizioni ha preso avvio nel 2010 invocando la protezione del navigatore solitario Joshua Slocum, dato che il nome si ispira alla radice di un verbo greco: “mollare gli ormeggi”.
Scritti traversi, è la collana con più titoli. Sono scritture meticce, dai modi del reportage alla forma del romanzo-saggio. Il viaggio e i luoghi sono il denominatore comune, l’apporto di temi e discipline diverse fa il resto.
quisiscrivemale è invece dedicata alla narrativa, e cerca di ritagliare un ambito per quegli autori contemporanei che decidano di non sottostare al vincolo della narrazione e della “storia” a tutti i costi e scrollarsi di dosso la preoccupazione del “come va a finire”. Vorremmo anche riconsiderare la narrativa “come una delle possibili tentazioni della prosa” della quale rintracciare esempi vitali; trascurare le scritture sfiancate e addomesticate alla necessità del farsi vedere; sbarrare il passo all’omologazione dei contenuti, alle strettoie dei generi.
Come direbbe, e dice, Paolo Morelli, autore di Né in cielo né in terra, in una sua provocatoria chiamata alle armi: “Ai pochi coltivatori di prose rimasti ci rivolgiamo, ai delinquenti (in senso etimologico)…” Servono quindi: prose ad “Alta Dedizione”; prose con dentro quasi solo un sentimento del dare e basta; libri di cui si può leggere anche la fine senza che nessuno protesti; libri che vanno avanti pagina dopo pagina per un po’, poi non gli va più, si fermano sul più bello e non c’è modo di convincerli perché sono testardi come muli…
Tutti i testi che arrivano nelle nostre mani sono presi in considerazione, gli invii spontanei e quelli segnalati dalle agenzie letterarie; qualora appaiano affini al nostro piano editoriale, vengono letti e valutati. Siamo noi stessi poi a muoverci verso quegli autori che – grazie al lavoro delle riviste letterarie e dei festival – abbiamo modo di rintracciare e apprezzare.
Da pochi giorni è uscito – nella collana Scritti Traversi – Dalla Corea del Sud di Maria Anna Mariani, una giovane ricercatrice alle prese con un Paese in pieno sviluppo tecnologico dove le bandiere sciamaniche ancora sventolano sopra le “tre stelle” della Samsung.
Il 26 ottobre, lo seguirà La balena di piazza Savoia di Leopoldo Santovincenzo: alla vera e appassionante storia della balena Goliath, ricostruita attraverso una lunga indagine degna di un romanzo giallo (arpionata in Norvegia nel 1954, imbalsamata e mandata a viaggiare per un quarto di secolo sulle strade d’Europa), si intrecciano la scoperta e l’agonia del cinema popolare. La balena e il cinema, epici protagonisti di una stagione avventurosa, sono il leitmotiv di un’educazione sentimentale del protagonista e, insieme, la metafora di un immaginario destinato a fatale estinzione.
Nella collana quisiscrivemale, dopo il ritorno di Claudio Morandini con Le pietre – già autore di Neve, cane, piede – e dopo il romanzo L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi di Marino Magliani, arriva La donna che pensava di essere triste di Marita Bartolazzi, un libro che ci trascina in un mondo “diversamente credibile”, come sempre ha fatto la letteratura.
Aspettiamo l’uscita di Neghentopia a novembre, il secondo libro di Matteo Meschiari per Exòrma dopo Artico nero, con le illustrazioni di Rocco Lombardi. Un mondo al crepuscolo, un ragazzo che uccide e che dimentica di averlo fatto; in mezzo, deserti di polvere, vagabondi notturni, paesaggi sconvolti e indimenticabili.»
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