«Dunque, il circo, si potrebbe dire, recupera quello che la società produttiva scarta: i personaggi esclusi ed emarginati, che non riescono più a fare parte di un sistema organizzato. Forse è questo l’aspetto rivoluzionario che coglie il lettore del rapporto per denunciarlo. Capisce che in questo cammino utopico e carnevalesco si nasconde lo spirito di una vita nuova e rivoluzionaria».
Su Doppiozero, Adrián N. Bravi recensisce Mascaró di Haroldo Conti. Clicca qui per leggere la recensione completa.