Contro un’ altra guerra in Libia PadreAlex Zanotelli diaologa con Giuseppe Acconcia, autore del libro “Egitto. Democrazia militare” e giornalista de «Il Manifesto».
Letture di Adriana Follieri
Dentro le rivoluzioni che negli ultimi tre anni hanno attraversato l’Egitto, nelle storie e nelle piazze, “Egitto. Democrazia militare” di Giuseppe Acconcia è un reportage accurato e fitto, un’opera al tempo presente.
L’autore compie un viaggio immersivo nell’Egitto contemporaneo, mettendo in luce senza pudori e retoriche le contraddizioni di un paese in bilico tra tradizione e modernizzazione. Come per la memoria, la narrazione procede a ritroso, a partire da settembre 2014, risalendo nel passato per raccogliere il filo delle proteste del 2011, note come primavere arabe.
Un punto di vista dal basso — la città di sotto, il popolo, i movimenti sociali — con il quale Acconcia rivela la repressione di migranti e minoranze, la punizione collettiva delle tribù del Sinai, gli operai delle fabbriche di Suez, il massacro di Rabaa el Adaweya, gli scontri tra sufi e salafiti al confine libico.
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