Un appuntamento da non perdere per tutti gli abruzzesi. Lunedì 23 giugno 2014 a Pescara, Paolo Merlini e Maurizio Silvestri incontrano i protagonisti del loro libro “Dove comincia l’Abruzzo”. Si attendono, tra gli altri, Mario Dondero e Raffaele Colapietra.
È una delle tappe del viaggio di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri: Pescara o, più precisamente, Castellammare Adriatico, dove tutto ha inizio. Ed è qui, nella città di Gabriele D’Annunzio e Ennio Flaiano, che i due terranauti, autori di “Dove comincia l’Abruzzo”, incontrano nuovamente il popolo abruzzese.
Accade lunedì 23 giugno 2014 alle ore 19.00, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Castellammare Adriatico (via Piave, 61 Pescara) ma non per una presentazione qualunque, piuttosto per un incontro speciale, il cui intento è quello di restituire agli abruzzesi quel libro, ossia “Dove comincia l’Abruzzo” (Exòrma), di cui sono insieme protagonisti e autori. Ma anche di rendere omaggio a una terra straordinaria, percorsa dai due “viaggiatori” metro dopo metro: da Magliano de Marsi a Tagliacozzo, da Sulmona alla Valle Peligna, fin nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, e poi ancora Ortona, Pescara, Chieti, Amatrice, Teramo e, in ultimo, L’Aquila ancora ferita dal terremoto del 2009. Numerosi gli ospiti in arrivo, con nomi di grande richiamo a cominciare dal fotografo Mario Dondero, artefice degli scatti inediti raccolti nel volume a raccontare l’Abruzzo attraverso volti e paesaggi, e dallo storico Raffaele Colapietra, soprannominato “il professore”, tra i maggiori testimoni del sisma. Si attendono poi Leonardo Seghetti, docente presso l’Istituto Tecnico Agrario di Ascoli Piceno, e i responsabili dell’Associazione Bibliobus L’Aquila, nata all’indomani del terremoto del 6 aprile come biblioteca itinerante e a cui vengono interamente devoluti i diritti d’autore del libro.
Sono loro, moderati dal giornalista Giorgio D’Orazio, a dialogare con gli autori Merlini e Silvestri — e con gli altri presenti, tra cui figurano Giovanna di Lello, ideatrice del Festival John Fante di Torricella Peligna, e alcuni dei ristoratori e imprenditori intervistati nel libro: Luigi Cataldi Madonna (vignaiolo e filosofo), Agostino e Orazio Masciarelli (pastai), Antonia e Ottaviano Pasquale (vignaioli), Francesco Paolo Valentini (imprenditore agricolo).
Tutti insieme per parlare “da abruzzesi ad abruzzesi” di una delle regioni più esotiche del nostro Stivale, tante sono le culture, gli idiomi e le storie che la attraversano, e per ripercorrere le tappe — di scrittura ma anche geografiche — del volume che questa ha ispirato.
Un viaggio on the road di un’intera settimana lungo percorsi poco battuti, su strade provinciali e secondarie, ferrovie e stazioni abbandonate, per grandi e piccoli centri, utilizzando solo autobus di linea, corriere e treni regionali. Un viaggio ricco di incontri, tra sapori antichi e profumati vini autoctoni, in compagnia delle canzoni di ieri e di oggi, dei versi di Omero e dei grandi della letteratura. Ognuno secondo le proprie inclinazioni, quelle di esperto di vie traverse (Merlini) e di critico enogastronomico (Silvestri).
Di questo e di molto altro si parla in “Dove comincia l’Abruzzo”, racconto in presa diretta della storia sociale di questa terra, sulle tracce della memoria e delle tradizioni, della letteratura persino (da Gadda a Soldati e De Laurentiis, da Piovene a Ceronetti, da Cazzullo a Rumiz, da Ovidio a Silio Italico e John Fante), e ancora delle eccellenze enogastronomiche e delle competenze artigianali della regione.
“… una vera e propria euforia per la cultura abruzzese tutta, da quella materiale a quella artistica, dalla cucina a D’Annunzio, Silone, Flaiano”, come scrive Renzo Paris nella prefazione, attraversa dunque le pagine di questo volume, che è insieme un diario, un reportage, una guida (con tanto di cartina, mappa cronologica e siti di riferimento delle aziende di trasporto), ma anche, e soprattutto, un’antiguida, perché trasgredisce le regole classiche del viaggiare. O, forse, ne sperimenta la natura più intima fatta di stupori, pause, deviazioni, imprevisti, incontri. E di tanta, tanta, lentezza.