In epoca di forte specializzazione dei saperi, il metodo diviene il grande assente.
Ridotto a tecnica, vessato da concezioni di stampo neo-scientista, frainteso dai fautori dell’anti-oggettivismo radicale, il discorso metodologico rischia il misconoscimento più totale.
Eppure se correttamente inteso il pensiero metodologico apre inediti orizzonti di significato, collega i saperi, rivivifica il senso della prassi.
In un tempo dove lo scollamento tra pensiero e azione sembra aver raggiunto il suo punto di non ritorno siamo così certi di non averne più bisogno?
Discorsi sul metodo
di Salvatore Zito, Maurizio Simmini, Alessia Fedeli
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