18 giu 2009
- ore 18.00
Presentazione “Lungo le antiche strade dell’Asia”
Acquario Romano - Casa dell'Architettura
Intervengono:
Arch. Amedeo Schiattarella, Presidente Ordine degli Architetti di Roma e Provincia
Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni, Soprintendente Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”
Prof. Cosimo Palagiano, Geografo
Dott. Roberto Ciarla, Archeologo
Dott.ssa Paola D’Amore, Archeologa
Antichi itinerari si snodano attraverso luoghi e avvenimenti, da un remoto passato all’attualità dei nostri giorni.
Aldo Mario Tazzi ne ricostruisce i tracciati dai resti ancora oggi visibili.
Denso di riferimenti storiografici e documentali, dalle civiltà mesopotamiche ai viaggi di esplorazione dell’Età moderna, il volume è corredato da una ricca iconografia tratta da importanti archivi fotografici e cartografici, come quello della Società Geografica Italiana, da musei e istituzioni internazionali. L’apparato di immagini è tale da rendere ampiamente evidenti e immediatamente comprensibili i flussi di uomini, merci, stili e idee da un capo all’altro dell’Eurasia fin dall’antichità. Un contributo significativo sull’attualità è dato da suggestivi racconti fotografici.
«Nei processi di circolazione geografica che costituiscono la dinamica dell’antropizzazione degli spazi, un ruolo fondamentale, anche se non esclusivo, giocano le vie di comunicazione lungo le quali scorrono i flussi di popolazione e con essi le derrate, le materie prime, le merci, le idee, le innovazioni: in sostanza gli uomini e il loro portato materiale e immateriale.» [tratto dalla Prefazione di Franco Salvatori]
Molto presto alcuni di noi cominciarono a tracciare strade.
Dai camminamenti polverosi che collegavano preistorici insediamenti, dalle prime migrazioni periodiche degli antenati cacciatori fino al nastro d’asfalto della Karakorum Highway, trascorrono centocinquantamila anni. Anni di strade e di storie…
«Disporre di un volume come il presente, che si apre a considerare il sistema dei grandi assi di comunicazione del continente fino alle soglie della modernità, costituisce una circostanza scientifica e culturale di gran pregio che consente di aprire riflessioni a tutto campo nei vari settori dello scibile umanistico a partire da quelli storico e geografico.
Una circostanza, ulteriormente arricchita dalla prospettiva che focalizza sull’Asia piuttosto che sull’Europa e che permette, proprio per questo, sguardi non usuali.»
Franco Salvatori