«[…] 480 pagine a colori, in cui vengono presentate 850 immagini fotografiche, cartografie e documenti storici di quella zona racchiusa tra la piana di Navelli e la conca aquilana, da Amiternum a San Benedetto in Perillis, seguendo un doppio filo storico e geografico che parte dalla Preistoria e arriva alle nuove collocazioni del post sisma, come per voler in un certo senso andare a chiudere un ciclo millenario e ri(mettere) così in evidenza il “patrimonio ambientale, culturale e scientifico, oltreché architettonico e archeologico, in particolare del cosiddetto cratere aquilano”».
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Recensione a
di AA.VV.