Filippo è un viaggiatore e navigante di lungo corso. Quando trova una Vespa PX del 1982, il suo istinto nomade e avventuriero, gli dice che, in sella a quello scooter, deve spingersi lontano, e raggiungere una meta che è anche il simbolo del confine delle terre emerse, perché più a nord di così non si può andare.
[…] Un errare pieno di stupore tra paesaggi e persone che la lentezza del mezzo aiuta ad assaporare curva dopo curva.
Il viaggio è un tributo alla figura del nonno, operaio Piaggio, scrittore per diletto, custode di ricette che Filippo ricrea nelle cucine di Paesi lontani per i suoi commensali.
Durante il percorso, l’autore ha aggiornato un blog con cui comunicava con sostenitori, amici e famiglia. Da leggere insieme al libro.
Recensione a
di Filippo Logli