“Il romanzo di Ourednik è così una chicca preziosa, in un’epoca che della distruzione dell’ideale, così come della “poetica del pessimismo”[…] fa il suo cardine. Dal contrasto fra ideale e reale, teoria e pratica nasce il romanzo e nel fatto che alla fine a vincere sull’ideale è la contingenza dei capricci degli uomini, degli egoismi e delle incomprensioni si trova una morale tanto, forse troppo, attuale. Della nostra realtà infatti parla Ourednik quando fa esclamare ai coloni:
«Beh, benvenuti alla colonia libera di Fraternitas. Le quattro curiosità più notevoli della nostra colonia sono la miseria, l’invidia, il sospetto e l’alcolismo. Benvenuti, amici, benvenuti»”.
Recensione a
di Patrik Ourednik