Con gli occhi aperti
20 autori per 20 luoghi
Venti fra i migliori narratori e poeti della nostra nuova letteratura hanno raccolto questa sfida. Ognuno di loro inventa, a suo modo, un luogo che ha visto in prima persona: dall’estremamente vicino delle pieghe del litorale laziale all’estremamente lontano – i più tradizionali degli altrove – dell’Africa e dell’America. Perché ogni occhio – ogni autore – altro non è che un mondo nuovo.
Quasi cent’anni fa un titolo come Con gli occhi chiusi, di Federigo Tozzi, annunciava un secolo che, chiusi i conti col naturalismo del mondo esterno, s’immergeva nello spazio inesplorato della vita interiore. Le parole sancivano il proprio divorzio dalle cose – mantenendo con esse, nel migliore o peggiore dei casi (come in tutti i “nuovi realismi” poi succedutisi), un rapporto di nostalgia e rimpianto. Era, s’è detto, il secolo delle “grandi narrazioni”: quelle che spostavano lo sguardo oltre l’ultimo orizzonte che si può vedere. Suo motto quello di Paul Klee, «l’arte non riproduce ciò che è visibile ma rende visibile ciò che non lo è». Il secolo in cui viviamo conserva questa eredità. Ma dagli ultimi scampoli del Novecento ha imparato anche a non diffidare programmaticamente del visibile, e a non dare per persa in partenza – secondo un vero tabù postmoderno – la scommessa di scoprire i luoghi. Certo ogni luogo lo si pre-vede nel repertorio del già-detto, ma poi lo si vede cogli occhi del corpo e lo si ri-vede cogli occhi della mente. Ogni visione è una re-visione: di quanto credevamo di sapere, di quanto avevamo già pre-visto. Quello stesso mondo che ciascuno di noi ha di fronte a sé, ogni occhio lo trasfigura in modo diverso.
Gli autori
Antonella Anedda
Franco Arminio
Andrea Bajani
Emmanuela Carbé
Raffaella D’Elia
Giorgio Falco e Sabrina Ragucci
Andrea Gibellini
Alessandro Leogrande
Helena Janeczek
Valerio Magrelli
Paolo Morelli
Tommaso Ottonieri
Francesco Pecoraro
Marilena Renda
Giuseppe A. Samonà
Emanuele Trevi
Vitaliano Trevisan
Filippo Tuena
Giorgio Vasta
Sara Ventroni