Pochi titoli, identità forte e bando all’omologazione

«Un piccolo grande caso editoriale portato in classifica dalla comunità di lettori del gruppo Facebook «Billy il vizio di leggere»: è anche grazie a loro che Neve, cane, piede, romanzo di Claudio Morandini uscito nel novembre del 2015, ha fatto entrare la casa editrice indipendente romana Exòrma, che su di lui ha puntato, nelle librerie di molti italiani, con oltre 2.400 copie vendute nella prima settimana.

Exòrma muove i primi passi nel 2009 per volontà di Orfeo Pagnani e Maura Sassara che nel 1985 avevano avviato uno studio editoriale con le idee ben precise: dedicarsi alla letteratura di viaggio. Una scelta confermata anche dal nome: Exòrma significa mollare gli ormeggi. Da qui la collana Scritti Traversi che non vuole pubblicare guide, ma testi meticci, viaggi narrativi che consentano la scoperta dei luoghi per temi, dalla letteratura all’antropologia, dalla musica al cinema. Una decina di titoli pubblicati ogni anno, cui si sono affiancati poi quelli della collana quisiscrivemale, nata nel 2013 per raccogliere i testi più interessanti che arrivavano sulle scrivanie della casa editrice. Mantenendo un approccio originale e distintivo: vengono pubblicati testi che non appartengono a nessun genere: La ricetta trovata da Exòrma insomma è chiara: in un mercato, quello dell’editoria italiana, in cui vengono pubblicati 64 nuovi libri ogni giorno e in cui il numero di lettori si assottiglia sempre di più, la chiave è pubblicare pochi titoli, 12-15 ogni anno, con un’identità ben chiara e definita, curando tutto, dalla ricerca dei testi, all’editing fino al marketing. I canali e le classifiche tradizionali non sempre premiano realtà piccole.»

 

Francesca Gambarini e Maria Elena Zanini
Corriere della Sera, 18 dicembre 2017

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