«Bàino romanza per “deromanzizzare”, racconta per iniettar fiele nel narrato e condurlo a morte, dà a bere di credere ciecamente nel capitale spicco del plot per poi canzonarlo, dissacrarlo, smontarlo pezzo pezzo».
Su Treccani Gualberto Alvino analizza Il cielo per Roma di Mariano Bàino, dalle (cripto)citazioni al lessico arcaico, al turpiloquio; dalle ramificazioni intertestuali alle esortazioni al lettore. Per leggere l’articolo completo, clicca qui.
Recensione a
di Mariano Bàino