Le Nove Porte. Sciamanesimo e arte contemporanea.
È il primo libro, riccamente illustrato, che mette a confronto la ritualità arcaica degli sciamani himalayani e siberiani con l’attività e le opere di alcuni artisti occidentali contemporanei, da Joseph Beuys a Yves Klein, da Alighiero Boetti a Bizhan Bassiri e Renato Ranaldi. L’apparato iconografico è di grande interesse e impatto visivo: immagini fotografiche di autentici rituali estatici e pellegrinaggi sacri, diagrammi e disegni cosmologici, riproduzioni di oggetti sciamanici dalla collezione di Romano Mastromattei. Anche le sculture, le opere pittoriche e di videoarte, le performance degli artisti sono ampiamente documentate.
Il libro è un’indagine rilevante, articolata attraverso i contributi inediti di studiosi autorevoli: Romano Mastromattei, antropologo e sciamanologo; Bruno
Corà, critico e storico dell’arte, già direttore del Museo d’arte della città di Lugano; Galina Sychenko, etnomusicologa del Conservatorio di Stato M.I. Glinka di Novosibirsk-RU; Martino Nicoletti, etnologo e artista visivo, antropologo visuale, Senior Lecturer in Fine Art Photography, University of Derby-UK; Michael Oppitz, etnologo, già direttore del Völkerkundermuseum der Universität Zürich.
IL TITOLO
Nove porte, poiché nove sono i pericolosi passaggi che lo sciamano deve saper dissigillare nel suo viaggio estatico. Nove le simboliche soglie da varcare per raggiungere la più remota delle regioni infere o il più elevato dei cieli, così da confrontarsi faccia a faccia con il divino. […]