Nel 2013 il dottorato di ricerca in Italia ha compiuto 30 anni. Nicola Vittorio e Giampaolo Cerri, ne ripercorrono le tappe più significative in “30 anni di dottorato di ricerca. L’ora del 2+3”, fotografando lo stato dell’arte nel momento in cui l’Europa si sta muovendo verso la piena realizzazione dell’European Research Area (Era). […]
Il dottorato di ricerca […] è tra le sfide prioritarie dell’agenda comunitaria economica e dell’innovazione. Ma quale tipo di dottorato è necessario? E in quale direzione dovrebbe muoversi il nostro Paese?
La risposta auspicata nell’opera è che si converga verso un dottorato unico e, nell’opinione degli autori, sono quattro gli elementi chiave per rafforzare questo processo: qualità, trasparenza, occupabilità e mobilità. In tal senso, Vittorio e Cerri sottolineano le seppur timide iniziative nate in Italia degli Executive PhD, che consentono di inserire il dottore di ricerca all’interno dei sistemi produttivi e di disseminare capitale umano di alto valore in contesti esterni all’ambiente accademico.
Si tratta di esperienze molto più sviluppate all’estero e che, seppure accompagnate da numerose critiche in ambito accademico, sono tuttavia strumenti efficaci.
Recensione a
di Nicola Vittorio e Giampaolo Cerri