«Sottile la sua ingegnosa linea ironica nel suo Un metro lungo due metri, inconcepibile assioma ereditato da una “provocazione” di una sua vecchia insegnante, più vicino al paradosso filosofico che a un preambolo euclideo. Ma proprio su questa bisettrice Orletti esplora la storia della politica sturziana sullo sfondo di una catastrofe naturale evocata dall’incipit narrativo preso in prestito dalla Genesi: “In quel giorno eruppero tutte le sorgenti del grande abisso, e le cateratte del cielo si aprirono” e si capisce che quello è un diluvio universale».
Nello Colombo recensisce il romanzo di Mauro Orletti sulla Provincia di Sondrio.