«Ma queste pagine sono anche il reportage di un pellegrinaggio in diciassette stazioni attraverso la città di Kant, un cammino dove le impressioni di viaggio si mescolano alle testimonianze, alle informazioni storiche, alle voci dei poeti, rendendo Una mappa per Kaliningrad un libro di grandissimo interesse letterario, che apre a una forma narrativa differente in un momento in cui le polarità fiction e non-fiction hanno smesso di essere contrapposte e l’autofiction fatica a uscire dal racconto narcisistico di sé. L’ex Königsberg è l’oggetto ideale per questo stile di scrittura».
Recensione a
di Valentina Parisi