«Piazza Tahrir è stato il simbolo del riscatto del Medio Oriente, non solo per l’Egitto ma per tutti i paesi dell’area, dalla Tunisia alla Siria, all’Afghanistan, allo Yemen, alla Libia. Era un movimento che nasceva dal basso, un movimento di giovani, di donne, di operai che volevano cambiare le cose, volevano la fine del regime di Mubarak, ma anche un nuovo corso […] In realtà ora, dopo il colpo di stato del 3 luglio 2013, l’Egitto è un regime militare in cui ci sono processi militari contro i civili, una legge anti-protesta che impedisce le contestazioni, c’è una legge contro le organizzazioni non-governative, per cui la società civile non può organizzarsi».
Il video è disponibile qui (dal minuto 17 in poi).
di Giuseppe Acconcia