«Le esigenze narrative consentono all’autore di mantenere la sua ricerca stilistica in linea con gli esiti dei suoi ultimi romanzi: facile quindi evidenziare il limpido rigore della scrittura, in cui la sobrietà di fondo si conferma capace di improvvise accensioni. Sartori gioca abilmente con il contrasto tra la condizione del protagonista e l’ampiezza sconfinata delle facoltà di comunicare che il romanzo evoca, immettendoci, tramite l’intenzionale gioco di equilibrio che regge la narrazione tra un presente un po’ bizzarro e un futuro un po’ inquietante, in una quotidianità pullulante di interazioni informatiche».
Per leggere la recensione intera clicca qui.