Una recensione oltre che interessante, anche molto precisa e dettagliata, quella fatta dal linguista Luigi Matt al libro di Alfonso Brentani, “Per oggi non mi tolgo la vita”.
In risalto soprattutto la scelta stilistica di Brentani: “Il flusso di pensieri che si dipana lungo tutto il romanzo viene reso con grande efficacia attraverso un’adesione integrale alla sintassi del parlato. Ecco allora i tipici periodi lunghissimi, pressoché privi di punteggiatura, formati da singoli membri spesso allineati uno dopo l’altro senza l’impiego di connettivi forti, per mezzo dei quali si mima il divagare continuo di una mente in perenne stato di agitazione”.
Matt sottolinea come l’elemento colto e quello popolare nel romanzo siano mescidati in modo intricato, tenuti insieme da una costante che percorre tutto il libro: il tono ironico.
Grande spazio è riservato nella recensione all’analisi dei meccanismi metalinguistici con i quali Brentani, in una sorta di comunicazione diretta con il lettore, spiega le proprie scelte stilistiche, come nel caso dell’avversione per le frasi fatte e le banalità pseudo-letterarie.
Il romanzo di Brentani, così passato al setaccio sotto ogni aspetto da Luigi Matt, sprigiona una forza espressiva ancora più consapevole.
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