«Ferraguti racconta, attraverso la vicenda di Tecla, un lembo di Italia tra i più arretrati del secondo dopoguerra, e lo fa dalla prospettiva assai particolare di un convento, luogo di riparo obbligato dalla fame e dalla cattiva sorte per più di qualche bambina e ragazza, soprattutto povera, quando non orfana».
Ilde Menis recensisce Rosa spinacorta su Lankenauta. Trovate l’articolo completo cliccando qui.
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