“Pagine che sono un trionfo di onirico, che ricordano come tutte le scorie e i rimasugli – sogni, stramberie, goffaggini, esperienze passate, pensieri bizzarri – che ogni esistenza involontariamente e distrattamente genera debbano assurgere a scogli, appigli nella vita di tutti giorni, costituendo un’ancora salvifica al piattume della routine quotidiana”.
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Recensione a
di Paolo Albani