Ricci non fa la geografia di un territorio o di un flusso, come stabilito dai canoni classici, bensì di uno stato d’animo. Segno di una geografia che non si ancora alle certezze materiali del passato ma le mette in discussione per rendersi centrale anche al tempo della smaterializzazione virtuale dei rapporti sociali e politici.
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Recensione a
di Alessandro Ricci