«Protagonista assoluta del romanzo è la parola, inserita in frasi pure, lineari e finemente stratificate. I richiami alla letteratura classica, alla mitologia e all’epos della Campania felix rendono infatti questo libro un romanzo – mondo dove ogni cosa è qualcosa che è stato, un segno legato a ciò che conosciamo e un significato che può essere spiegato solo alla luce di un passato letterario che, anche se inconsciamente, abbiamo interiorizzato».
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Recensione a
di Enrico De Vivo