Vittorio Giardino racconta di sé, del suo modo di lavorare e di immaginare la Storia: ne emerge un lavorìo incessante nella preparazione dei materiali per le tavole narrative (illustrazioni di chine, matite, foto d’epoca) e una cura quasi maniacale del dettaglio, essenziale per ricostruire scrupolosamente alcuni dei momenti più oscuri della storia europea: dal nazismo alla guerra civile spagnola, fino agli anni dello stalinismo e della destalinizzazione.
Così il fumetto si fa poesia, impegno sociale e, ancora, testimonianza storica.
Recensione a
di Oscar Cosulich