«Ciò che D’Elia consegna al lettore esula da qualsiasi definizione formale, sfiora il diaristico e assume le sembianze di un poema in prosa in cui le descrizioni nitide degli oggetti del quotidiano assumono una valenza molteplice, racchiudono il presente e al contempo permettono a chi li osserva di esularsi da esso. Una prosa sviluppata attorno alla descrizione dei percorsi tortuosi e sconosciuti di chi nel provare un’improvvisa consapevolezza della vita si confronta di continuo con lo straniamento che ne deriva.»
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