“Si comincia appunto con la neve, in uno dei paesi, la Svizzera, che più richiama i paesaggi e i sentimenti della neve. Si comincia con le orme che sulla neve sono state lasciate, 14 orme per 7 passi, e più avanti il corpo di un uomo che è stato uno dei più grandi e sottovalutati scrittori del Novecento europeo. Si comincia, ancora, con l’illusione che quelle orme rimangano, anzi, sollecitino ancora passi che calpestino il nostro cuore. E che anche le parole – sì, le parole – siano orme che resistono, magari più di una manto di neve. Comincia così uno dei libri più intensi che mi sia capitato in questi anni tra i molti che hanno provato a intrecciare il mistero della scrittura e il mistero dei luoghi: Verso il bianco di Paolo Miorandi, sottotitolo Diario di viaggio sulle orme di Robert Walser, recente proposta di una casa editrice, Exòrma, che difficilmente sbaglia un colpo”.
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Recensione a
di Paolo Miorandi