“E sicuramente il legame con la lingua italiana, che la protagonista in Corea insegna, ha un determinato ruolo nello sviluppo di questa scrittura, poiché qui ci imbattiamo anche in riflessioni e acquisizioni che toccano la natura delle stesse lingue: se l’italiano resta lingua del tempo, l’autrice scoprirà, anche grazie a dei fraintendimenti, che il coreano è segnatamente lingua spaziale. Mi è parsa subito una scoperta interessante.”
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