“Ma il vero, primo e principale problema da affrontare è costituito dalla lingua. Così strutturalmente diversa, senza alcuna assonanza che possa anche lontanamente venire il soccorso per consentire una pur minima comprensione. Così, suppliscono la gestualità, le foto sul cellulare, lo sguardo, la mimica, tutto ciò che, in qualche modo, possa compensare la mancanza di un simbolismo linguistico comune. Si concretizza allora una essenzialità comunicativa che può diventare alienante, una vera fonte di disagio, tanto estraniante da condurre alla decisione, per alcuni, del ritorno a casa.”
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