“Ho deciso di partire perché avevo bisogno di allontanarmi il più possibile dal mio luogo d’origine. Avevo bisogno di accumulare mancanze, avevo bisogno che mi mancasse la mia lingua, che mi mancassero gli strumenti con cui manipolare il cibo, avevo bisogno che mi mancassero i miei dintorni e i miei riferimenti perché speravo che, con tutte queste mancanze, l’unica mancanze veramente irreversibile che avevo sperimentato poco prima potesse diluirsi. Dunque era un po’ un esperimento geografico con il lutto.”
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