«Ho trascorso dieci anni della mia vita a Palmira, nel deserto siriano, a cominciare dal 2000. Ebbi un incarico dalle Nazioni Unite per partecipare a un progetto della cooperazione italiana: dovevamo assistere il governo siriano a stabilire i primi parchi nazionali. Allora la Siria non era sotto i riflettori dei media, era una dittatura un po’ sonnolenta travestita da Repubblica […]. Mi sono appassionato via via a questo progetto finché […] non abbiamo fatto una scoperta naturalistica incredibile: abbiamo scovato gli ultimi esemplari di questa specie che era ritenuta istinta da settant’anni in Siria: praticamente gli ultimi discendenti viventi di quegli uccelli che erano raffigurati nei geroglifici egizi di più di 4500 anni fa […].
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Recensione a
di Gianluca Serra