«Più che un libro, Nessun nome per Emilio è una trappola: passato il senso di spaesamento che l’autore sin dalle prime righe impone al lettore — costretto ad abbandonare qualsiasi pregiudizio per un passo diverso — il risultato finale è quello di non staccarsi dalla pagina».
Su La lettura del “Corriere della Sera” Simone Innocenti recensisce Nessun nome per Emilio. Scarica l’articolo per leggerlo!
Recensione a
di Fabio Morábito