«Da Le Monastier-sur-Gazeille a Saint-Jean-du-Gard i due viaggi procedono in parallelo: da una parte le storie, i luoghi, gli incontri, le impressioni dell’autore, dall’altra i momenti più significativi delle vicende dello scrittore scozzese, le ragioni che lo spinsero a partire, le vicissitudini dei turbolenti anni giovanili contrassegnati dalla relazione con l’affascinante Fanny Osbourne.
Dal bandito Mandrin alla “Bestia del Gévaudan”, alla tragica epopea dei Camisardi, vengono evocate storie mirabili legate ai luoghi attraversati».
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Recensione a
di Tino Franza