«La civiltà con tutte le sue regole e il lato selvatico dell’universo non possono collimare, il loro contatto genera conflitto, materia e antimateria, distopia. Come la realtà di un mondo che sta collassando su sé medesimo, fotografato come in un film del gruppo Dogma 95, dove il protagonista principale è un ragazzino.»
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Recensione a
di Matteo Meschiari