«Come non condividere la scelta di un nome così ambizioso e programmatico? In effetti, poiché oggi sono tanti quelli che scrivono bene, per distinguersi dalla mediocrità che un tale concetto di bene ha eletto a norma, occorreva allontanarsene in modo drastico, e in proposito nulla è più perentorio ed esplicito del male dichiarato. Come le famiglie felici raccontate da Tolstoj, anche i libri scritti bene si assomigliano tutti; mentre quelli scritti male, al pari delle famiglie infelici, sono scritti male ciascuno a modo suo».