«Quel che colpisce è la libertà con cui Samonà, che detesta per sua stessa ammissione diari e autobiografie, costruisce la sua pagina: nella convinzione che, alla fine di tutto, i Balcani siano “inafferrabili”, non capendosi mai bene, nella loro incredibile fluidità, dove inizino e dove finiscano. […] Le diversità arricchiscono non solo questo libro assai bello, ma anche il nostro modo di stare al mondo e di intensificare la vita.»
Ringraziamo Massimo Onofri per la precisa e stimolante recensione de La frontiera spaesata, uscita su Avvenire.
Recensione a
di Giuseppe A. Samonà