«La cosa che mi interessava di più in questo libro era mettere al centro la forza della società civile iraniana […]. La società civile iraniana è sempre stata più progressista dello stato, quindi anche se in qualche modo la rivoluzione iraniana è stata tradita o è stata monopolizzata dal clero sciita, la società civile non si è mai indebolita, anzi se vogliamo è ancora più forte di prima e conosciamo benissimo l’importanza del cinema, della musica e della letteratura iraniana».
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