Alzare i muri significa restare soli con sé stessi
Left - Marco Truzzi
«Compiere un viaggio sui confini assume così un significato nuovo, lungo due direttrici ideali: dal “quanto” al “quale” e dal “come” al “perché”. Dopo la caduta del Muro di Berlino, l’argomento di discussione politica è spesso stato l’allargamento dei confini europei: Polonia, Romania, Ungheria, “quanta Europa possiamo mettere, quanto possiamo allargarla?”, quanto, quanto ancora? Le molte e varie crisi della contemporaneità ci pongono invece di fronte a un diverso interrogativo: quale (e non quanta) Europa intendiamo essere? L’Europa che accoglie o l’Europa che respinge? […] Lavorare sui confini significa prima di tutto – prima ancora della descrizione della definizione o ridefinizione socio-politica di un territorio – lavorare sulla propria storia».
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