«A più di 5 anni di distanza, la narrazione dei media mainstream parla ancora di “qualcosa di inaspettato” per raccontare quello che è successo in Tunisia. In realtà già dal 2008 ci sono stati scioperi e manifestazioni per le procedure non trasparenti per l’assegnazione di alcuni posti di lavoro a Redayef ma le componenti economiche, ambientali e sindacali sono state pressochè ignorate. Così come è stata trascurata tutta la produzione artistica underground impregnata di un umorismo liberatorio e sovversivo […]. Per questo abbiamo deciso di recensire e presentare questo libro che nasce dall’idea di fotografare e raccontare scritte, stencil, segni ed immagini dei muri di Tunisi dal 2011 fino alle elezioni del 2014. Muri che costituiscono una (ri)appropriazione dello spazio pubblico, aperti e accessibili a tutti…».
Per leggere tutta la recensione clicca qui.
Recensione a
di Luce Lacquaniti