«Un libro scritto come un docufilm in presa diretta, viaggio a Tunisi con qualche escursione, attraverso la lettura sui muri dopo la caduta di Ben ‘Ali. Originale l’approccio di questa giovane traduttrice che parte da un’analisi accurata di parole, frasi, stencil, segni e disegni del mondo dei murales per raccontarci un punto di vista sulle rivolte del sud del Mediterraneo. Valido il corredo di foto. Preziosa la traduzione che diventa una porta su questo mondo per chi non conosce l’arabo; un viaggio di approfondimento per chi mastica un po’ questa lingua […] Luce ha uno sguardo da studiosa e fa una scelta di campo, concentrandosi tra l’altro sui luoghi centrali di Tunisi e i centri dei movimenti di protesta che ad esempio a suo parere, condiviso da chi scrive, coinvolge la Qasbah quanto se non di più dell’Avenue Bourguiba che però è diventata, per gli stranieri e il pubblico televisivo, il vero cuore della protesta. Ben dosati gli interventi di ricostruzione della situazione politica e religiosa, dei fatti storici, attraverso brevi digressioni a partire dalle scritte. Curioso il percorso tra i gruppi più noti e i collettivi di questi artisti – quali Ahl al-Kahf e Zwela, ad esempio, che in tunisino vuol dire “poveri” – e engagés in generale che difficilmente affiorano negli spazi della cultura ufficiale».