Come hai costruito le storie che compongono “Artico nero”? Sei partito da testimonianze, documenti, da suggestioni personali poi elaborate?
L’unica regola aurea che può dirsi “scientifica” in antropologia è quella di “andare a vedere” le cose o, come si dice, fare ricerca sul campo. Ma, ahimè, a volte il campo non c’è, semplicemente perché non esiste più.
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