«Se Sudeste è un testo “fluviale, Mascaró è un libro sulla strada, sul viaggio, sul circo. Il circo come dimensione simbolica, ancorché malinconica e nostalgica, della libertà. […] Si ha come l’impressione che la nave stia facendo rotta verso luoghi dove l’Arte è destino, dove l’Arte è sovversione e libertà, dove più si va avanti più si perde zavorra, si gettano letteralmente a mare i pesi che avevano condizionato le nostre vite e che ci avevano assillato sino a quel momento. È questa sovversione che spaventa il Potere, che mobilita le popolazioni, le donne, gli uomini che saranno raggiunti dal circo».
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