«Nella sua sovversione, Mascarò non è né un attacco frontale né una prova di martirio: la narrazione procede con leggerezza – a partire dalla prosodia magistralmente movimentata, di natura squisitamente cinematografica, delle prime pagine».
Per leggere la recensione completa di Lorenzo Mari su Pulp Libri clicca qui.
Recensione a
di Haroldo Conti