«Non saprei dire se la poetica di Conti sia ascrivibile al realismo magico che ha segnato profondamente la letteratura ispanoamericana, probabilmente sì, certo è che la cifra ironica della sua scrittura si accompagna a una ricchezza metaforica, dove le figure retoriche si accavallano restituendo al lettore una dimensione ipnotica, onirica che ha suggerito a qualcuno un parallelo con il cinema di Fellini».
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